giovedì 8 marzo 2012

"La marcia" di María Victoria Atencia


Eravamo gente abituata al dono della mansuetudine
e alla vaga memoria di un cammino verso un qualche luogo.
E nessuno diede l’ordine. - Chi avrebbe saputo il momento.-
Ma tutti, allo stesso tempo e in silenzio, lasciammo
il rifugio usuale, il fuoco acceso che alla fine si sarebbe spento,
gli utensili docili all’uso delle mani,
il cereale cresciuto, le parole a metà, l’acqua che traboccava.
Non ci fu alcun segnale. Ci alzammo in piedi.
Non ci voltammo indietro. Cominciammo la marcia.

Nessun commento:

Posta un commento