giovedì 23 giugno 2011

Considerazioni libere (239): a proposito di pubblicità...

Un po' meno di un anno fa - il 2 settembre del 2010, nella "considerazione" n. 158, per la precisione - ho parlato della volgarità di uno spot di una grande azienda di telefonia mobile, in cui si indugiava, con insistita morbosità, sul corpo di Belen Rodriguez, appena uscita da una piscina. Nei mesi successivi c'è stata una campagna, probabilmente alimentata dalla stessa azienda, per denunciare il cattivo gusto di tutta una serie di spot, gli ultimi della serie, il cui unico elemento narrativo era ormai l'ossessivo mostrarsi della stessa Belen. Come ho scritto allora, io non ho nulla contro questa ragazza, che anzi dimostra nelle interviste una certa intelligenza e sagacità.
Credo appunto che gli stessi creativi - usiamo pure questa parola che si usa il più delle volte, come in questo caso, a sproposito - assoldati dalla Tim, abbiamo prima realizzato quei brutti messaggi pubblicitari e in seguito, accortisi che ormai i due testimonial, insieme all'incolpevole Belen c'era anche il povero De Sica, avevano esaurito il proprio compito - avevano esaurito la propria "spinta propulsiva", diciamo così, con un'espressione d'altri tempi - abbiano deciso che quegli stessi spot da loro ideati erano diventati volgari. La regola è sempre quella: parlatene pure male, l'importante è che se ne parli. Anzi hanno impostato una nuova campagna promozionale ingaggiando una nuova bellissima ragazza, la modella Bianca Balti, vestendola di tutto punto, per interpretare monna Lisa e un'improbabile dama dell'ermellino accanto al Leonardo di Neri Marcorè. Gli spot sono abbastanza divertenti e quindi tutto è a posto madama la marchesa: salvo il fatturato e salva la dignità della donna, ormai non più prigioneria soltanto della propria bellezza. La nuova campagna promozionale è stata preceduta e accompagnata da una serie di interviste con la stessa Balti, in cui importanti firme del giornalismo italiano si sperticavano in lodi per il nuovo corso scelto dalla Tim. Anche in questo nulla contro la Balti, anch'essa ragazza intelligente e capace.
Tutto bene fino a quando è durato l'inverno. Da alcuni giorni, con l'arrivo dell'estate, i soliti creativi si sono resi conto che avere sotto contratto una bellezza come Bianca Balti e non sfrutturla doveva sembrare un peccato mortale. E infatti sono comparsi lungo le strade delle nostre città cartelli pubblicitari in cui la giovane, smessi i castigati panni di monna Lisa, indossa un meno leonardesco bikini. L'immagine è sempre quella: una bella e giovane donna che serve a promuovere un prodotto. Francamente non mi pare che i "nuovi" creativi della Tim abbiano fatto un grande sforzo.

p.s. neppure i creativi incaricati di "inventare" la campagna della prossima Festa dell'Unità di Roma hanno fatto un grande sforzo: due belle gambe, scoperte dal vento del cambiamento...

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