martedì 3 maggio 2011

"L'indulgenza" di Hans Magnus Enzenberger


Voi non sapete di cosa sto parlando. E' chiaro.
Credete che c'entri con le rate,
col numero chiuso e con le tasse.
Non c'è da stupirsi. Dal benzinaio e in galera
e in discoteca non si concede nessuna indulgenza.
Se volete saperlo, anche in passato
era meglio non farci gran conto, nei letti d'ospedale,
sui campi di battaglia e nelle stazioni dei calvari.
Nessun miracolo, solo uno di quei miseri trucchi
con cui l'uomo a memoria d'uomo frega il suo prossimo.
Un modo di dire antiquato, nient'altro.
Eppure mi piacerebbe trasmettervela, tanto per fare,
questa formula magica, perchè è quasi perfetta: indulgenza plenaria
per tutte le temporali ed eterne.
Tra l'altro, dipendesse da me concedervela,
l'avreste di certo poveri disgraziati.

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