mercoledì 21 ottobre 2009

"Milano, agosto 1943" di Salvatore Quasimodo


Invano cerchi tra la polvere
povera mano, la città è morta.
E' morta: s'è sentito l'ultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E l'usignolo
è caduto dall'antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.

4 commenti:

  1. Se magari aveste messo anche un minimo di commento la gente sarebbe stata più contenta .|.
    Sennò perché andrebbe su questi siti? .-.

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  2. Se magari ci fosse anche un commento, la parafrasi .l.
    Saremmo tutti più felici ._."

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  3. hanno raione vogliamo il commento

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