giovedì 27 aprile 2017

Verba volant (377): anfiteatro...

Anfiteatro, sost. m.

Voglio farvi qualche domanda. Cominciamo con una facile facile, una a cui saprebbero rispondere anche i concorrenti dei quiz televisivi: in che città si trova il Colosseo? Roma. Bravi. Ora una domanda più difficile: chi è il proprietario del Colosseo? Qui vi vedo più incerti.
L'Anfiteatro Flavio è un patrimonio dell'umanità, tutti ne siamo in qualche modo proprietari, tutti vantiamo un qualche diritto su quel monumento, su quella testimonianza della storia di Roma antica, tutti abbiamo il diritto di ammirarlo e di visitarlo, e anche se non siamo mai stati a Roma, anche se non ci andremo mai, abbiamo semplicemente il diritto di sapere che è lì e che ci sarà per sempre. Beda il venerabile nella lontana Inghilterra dell'VIII secolo diceva:
Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma;
quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma;
quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo.
A parte questa antica profezia, è importante sapere che il Colosseo sarà sempre disponibile come sfondo per i nostri selfie con i centurioni. Essere proprietari del Colosseo ci impone anche dei doveri, anzi questi sono certamente più numerosi dei diritti, perché dobbiamo prenderci cura di questo monumento, dobbiamo conservarlo e renderlo fruibile, dobbiamo fare in modo che non sia soltanto lo sfondo di milioni di fotografie, per quanto anche questo aspetto sia assai rilevante per l'economia del nostro paese.
Però siamo pur sempre in Italia e quando diciamo che qualcosa è tutti finisce sempre che è di nessuno. Torniamo allora al nostro quesito: per il catasto chi è il padrone del Colosseo? Chi deve pagare per le spese condominiali? L'argomento non è poi così ozioso - non penso a Totò che vende all'incauto turista la fontana di Trevi - visto che proprio in questi giorni si è aperto uno scontro tra il Comune di Roma e il ministero per i beni culturali proprio sul Colosseo e sulla proposta di istituire il parco archeologico di questa area. Questo ha ovviamente molte ricadute, a partire da chi deve decidere il nome delle persone che gestiranno questo ente per finire, più prosaicamente, a come verranno divisi gli incassi dei biglietti.
Mi pare che in questi giorni ci si divida su questo tema, che pure è molto importante, più in base alle simpatie e alle antipatie politiche che sul merito della questione: quelli a cui piace il governo dicono che deve occuparsene il ministero e che il Campidoglio pentastellato sarebbe inadeguato, mentre quelli che sostengono Raggi pensano che il governo dovrebbe starne fuori. Visto che a me stanno quasi ugualmente antipatici - anche se ammetto che Franceschini proprio non lo sopporto - credo sarebbe importante uscire da questa contrapposizione, sterile e piuttosto stupida, e che bisognerebbe decidere non secondo gli umori del momento, o secondo le convenienze politiche, o perché abbiamo qualcuno da piazzare a capo di questo o quell'ente.
Personalmente, da vecchio amministratore comunale, credo che una città - sempre indipendentemente da chi è amministrata - debba occuparsi anche dei propri monumenti: vorrei farmi propugnatore del federalismo archeologico. Il Colosseo deve appartenere alla città di Roma, è Roma che deve gestire quell'area archeologica, una delle più importanti del mondo, e soprattutto questo deve essere un impegno della comunità civica, non solo del Comune. Naturalmente questo discorso vale per Roma, come per ogni altra città, piccola e grande, del nostro paese nei cui confini c'è un qualche monumento, e sono ben poche in Italia quelle in cui non ce n'è, anche se non così famosi, anche se non così fotografati come il Colosseo. E i comuni devono essere messi nella condizione per gestire questi patrimoni, devono averne le risorse, ma soprattutto le competenze. E da cittadino mi piacerebbe poter scegliere un sindaco anche in base al suo programma per le aree archeologiche, per i monumenti, per le emergenze artistiche. Ad esempio non voterei un candidato che proponesse di trasformare il Colosseo in un set per matrimoni principeschi, anche se questo porterebbe molti quattrini nelle casse comunali, mentre voterei per uno che proponesse di aumentare le ore di apertura o di usarlo per spettacoli, anche con il rischio di danneggiarlo un po', visto che le cose si difendono usandole.
E voglio decidere perché il Colosseo è anche un po' mio.

Nessun commento:

Posta un commento